Nonostante l’enorme importanza del pensiero, della sua espressione e delle azioni che ne conseguono, la maggior parte delle persone pensano senza sapere cosa sia il pensiero, a cosa serva, come funzioni, e senza la capacità di valutare correttamente se i propri pensieri siano giusti o sbagliati, appropriati o inappropriati, utili o dannosi per sé e per gli altri. Non è nemmeno chiaro se il pensare sia un’attività volontaria o involontaria, e chi sia il vero autore di tale attività, come pure non sappiamo perché si pensa a certe cose piuttosto che ad altre, cioè chi/cosa, come e quando governa e dirige il nostro pensiero e a quale scopo. Solo per fare un esempio, se uno pensa troppo ai propri desideri e interessi e troppo poco a quelli altrui, la collaborazione con gli altri è difficile e il conflitto facile.
Stando così le cose, non dobbiamo stupirci se i pensieri umani spontanei e non sottoposti ad un sano esame critico provocano disastri, miseria, insoddisfazione ed errori per i soggetti pensanti e per gli altri.